La storia del Museo

La fondazione di un Museo della comunità 

Il Museo della Ceramica di Cutrofiano è il più antico museo della ceramica di Puglia. È stato istituito nel 1985 come raccolta permanente di manufatti ceramici tradizionali che ancora fino agli anni Settanta del Novecento erano presenti e utilizzati nelle case del paese, prodotti tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. A questi si sono aggiunti poi manufatti prodotti in altri centri, sia della Terra d’Otranto che di altre aree d’Italia, e reperti provenienti da recuperi e da scavi archeologici.
La fondazione del Museo è avvenuta grazie all’intuizione e al lavoro di Salvatore Matteo, che ha coinvolto la comunità di Cutrofiano. Sin dalla sua istituzione il Museo ha convissuto con la biblioteca comunale, che nel tempo si è dotata di una consistente sezione dedicata agli studi sulla ceramica.
All’esposizione museale, il Museo ha da sempre affiancato la produzione di studi e ricerche. I Quaderni del Museo della Ceramica sono la prova più tangibile del ruolo offerto dall’istituto comunale come polo d’interesse per la ceramica. Numerosi studiosi non solo locali, ma anche di calibro nazionale ed internazionale hanno presentato i loro lavori nella fortunata serie editoriale.

Il Museo della Ceramica oggi

In occasione dell’anniversario trentennale del Museo (2015), è stato finanziato un progetto per un nuovo allestimento del Museo affidato a Marco Leo Imperiale dell’Università del Salento, con la supervisione scientifica del professor Paul Arthur. Il nuovo allestimento prevede un’esposizione della collezione in tre sale principali, alle quali si deve aggiungere una piccola selezione di fischietti.
Sala 1 – La produzione della ceramica. In questa sala si illustrano le fasi della lavorazione ceramica e l’organizzazione delle botteghe. Sono infatti presenti un tornio a pedale, databile alla prima metà del XX secolo, una serie di strumenti di bottega quali gli ossidi metallici utilizzati per il rivestimento delle ceramiche, le stecche che aiutavano la modellazione al tornio, insieme ad alcuni scarti di produzione di età post medievale e contemporanea.
Sala 2 – Le ceramiche nell’uso quotidiano. Nella seconda sala sono stati esposti una serie di materiali distinti per l’utilizzo che se ne faceva nel passato, databili alla seconda metà del XIX – prima metà XX secolo: ceramiche per l’igiene, ceramiche devozionali, ceramiche per l’edilizia, da mensa, dispensa e da cottura, ceramiche per conservare derrate alimentari e per il trasporto.
Sala 3 – La storia. I modelli. I maestri artigiani. La terza sala, la più grande, presenta due percorsi di visita: il primo si sviluppa lungo le pareti e permette di avere una visione generale della ceramica prodotta a Cutrofiano fin dall’età romana e dei più importanti reperti rinvenuti nel suo territorio, insieme alle famiglie che, fin dal Cinque e Seicento, sono state attive nella produzione ceramica. Al centro della sala vengono esposti alcuni manufatti di pregio della collezione: maioliche e ceramiche invetriate tra il Cinquecento e l’Ottocento, sia di produzione meridionale che di altri luoghi italiani.

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